Il pionierismo femminile by Clara Navarra

autore:Clara Navarra [Navarra, Clara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Albatros
pubblicato: 2022-07-04T22:00:00+00:00

2.2.1 Le pioniere del nostro tempo

A lungo le donne sono state costrette a vivere una vita di secondo ordine, prive di tutela giuridica, libertà e diritti; è a partire dal XX secolo che esse diventano protagoniste della scena mondiale, dando seguito alle lotte per l’emancipazione e conquistando posizioni autorevoli e degne di considerazione.

Il coraggio di queste “pioniere del nostro tempo” consiste nell’aver sfidato le regole e le consuetudini che le obbligavano a conformarsi a certi ruoli sociali soffocanti ed avvilenti, nell’essersi opposte alla reiterazione di certi meccanismi di socializzazione nel tentativo di correggerli eliminando ogni residuo di ingiustizia e disparità di trattamento. È fondamentale che le generazioni custodiscano la memoria dei volti, dei nomi e delle imprese di queste donne per seguirne l’esempio e assicurare l’attuazione di tutti quei principi democratici che ancora oggi restano lettera morta nei testi costituzionali. La famiglia e la scuola, agenzie di socializzazione tradizionali, nonostante siano interessate nei tempi recenti da una crisi importante, non possono sottrarsi al loro indefettibile dovere: educare ogni individuo sin dall’infanzia – fase di socializzazione primaria tra le più significative per la formazione dell’identità personale e socio-culturale di ciascuno – a perseguire e mettere in pratica l’uguaglianza ed il rispetto dell’Altro.

Questo monito è stato accolto in modo particolare da alcuni autori di narrativa per bambini81 che, con il loro contributo, hanno vestito i panni di “educatori 2.0”, di agenti di prima socializzazione; raccontando le gesta di personaggi realmente vissuti – nello specifico, di donne eroiche – hanno avvicinato i più piccoli lettori a figure apparentemente irraggiungibili, rendendole loro familiari ed esempi replicabili.

La psicologia sociale, nata dall’interazione tra psicologia e sociologia, come quest’ultima pone l’attenzione sulle dinamiche di interrelazione sociale, concentrandosi sulla capacità dei contesti di influenzare, in modo più o meno diretto, i comportamenti dei singoli individui. La sociologia, invece, si occupa più genericamente dello studio sistematico della società, dell’azione sociale e dei gruppi che la compongono82. Philip Zimbardo83, come molti altri psicologi sociali, ha concentrato le sue energie sull’analisi del contesto sociale di riferimento, sul cosiddetto “contenitore”, giungendo alla conclusione che nessun individuo nasce “cattivo” ma, a causa dell’interazione con contesti non edificanti e devianti, sviluppa la tendenza e la capacità di porre in essere azioni e comportamenti aggressivi. Il focus delle ricerche e degli studi di Zimbardo si incentra sulla necessità di educare agli atti di eroismo, di sviluppare l’immaginazione eroica degli individui al fine di renderli consapevoli di essere potenzialmente capaci di gesta eroiche, promuovendo il bene comune in tutti gli atti di vita quotidiana84.

Formare le nuove generazioni in questo senso permette di rinnovare la struttura sociale in termini senz’altro positivi, innescando meccanismi di socializzazione che spingono i singoli individui a far del proprio meglio in ogni contesto situazionale, senza mai lasciare che la propensione agli atti eroici si traduca in un protagonismo sordo e controproducente.

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